Tra fede e memoria: la storia dei luoghi di culto e dei loro spazi

Il cimitero antico risale a prima del 1655 ed era attiguo alla chiesa di San Pietro e resta in uso fino al 1820 quando si spostano le sepolture al cimitero della Chiesa della Madonna dell’Occhio che però era già in uso e fu utilizzato fino al 1838 anche se venne riaperto due volte almeno nel 1879.

Il cimitero di San Maurizio citato per una sepoltura nel 1823 era aperto da molti secoli, ma risultava sotto Casale.

Nel 1823 la parrocchia di Pedemonte dipendeva ancora da Casale fino all’8 marzo quando fu trasferita a Gravellona, così ci furono due oratori in più: San Giuseppe e San Maurizio. Del primo ci sono tracce nei documenti nel 1793 poiché lì si teneva la Messa domenicale; il campanile fu costruito nel 1848 e l’altare nel 1860. Linee di storia gravellonese / A. Ferrari. – Verbania, Arti Grafiche Spadacini, 1974.

Nel 1888 la Chiesa parrocchiale esistente era insufficiente a contenere tutta la popolazione e in un documento dell’archivio comunale si legge che sarà possibile ampliarla utilizzando parte del piazzale antistante spostando l’accesso alla chiesa nel piazzale, più ampio e più comodo come accesso, che era già utilizzato per la Fiera.

Il campanile della chiesa parrocchiale mancava della cupole e nel 1916 ne si delibera la costruzione in cemento armato. Il preventivo è dell’officina meccanica dei Fratelli Zaretti di Omegna. La spesa è di L.1700 e il progetto è il seguente:

Prospetti del progetto per la cupola del campanile Archivio storico. 1916. Gravellona Toce Cat.7, cl.6, fasc.5

Riguardo alla casa parrocchiale, in archivio è presente una delibera datata 1893 in cui si legge che il parroco chiede il restauro della casa parrocchiale e l’amministrazione andrà a valutare, tramite il geometra, che cosa sia davvero necessario ristrutturare, perché alcuni anni prima era già stata stanziata la somma di L.350 per creare una sala al piano terra della casa, ma poi si era valutato fosse superflua e la somma era andata alla chiesa.