Il lavoro svolto nel 2023-24 presso l’archivio comunale ha riguardato come primo step l’informatizzazione su foglio Excel dell’inventario precedente che era dattiloscritto.
Inventario del 1953 organizzato in 3 sez.: la I° parte in categorie e classi, la II° parte comprendente i registri e la III° parte le Raccolte speciali, di autore sconosciuto, estremi cronologici 1827-1952.
Il secondo step è consistito nella revisione dell’archivio storico che comprendeva nelle XV Categorie anche le carte antiche, gli archivi aggregati e le serie tipologiche. Come si vede dalla descrizione, inoltre, nella seconda sezione erano compresi i registri senza distinzione di serie e in quella sezione, la terza, chiamate “Raccolte speciali” erano inseriti Catasto, leggi, delibere ecc. di nuovo senza che questo avesse rigore scientifico. Era la stessa “mano” ritrovata nell’inventario di Mergozzo: entrambi gli strumenti erano farraginosi e poco comprensibili.
Si è pertanto proceduto a estrapolare da queste sezioni e dalle XV Categorie sia aggregati sia serie in quanto le Categorie sono relative al metodo di ordinamento della Circolare ministeriale Astengo del 1897 nella quale si indicava esclusivamente il metodo per organizzare le pratiche amministrative e contabili dal 1898 in poi.
Dunque solo la documentazione post 1897 e solo le pratiche è corretto siano catalogate in tal modo, il resto deve essere organizzato diversamente: le carte antiche in serie cronologiche, le serie tipologiche ognuna con la propria numerazione, vale a dire tutti i Protocolli, tutte le delibere, tutti i bilanci ecc. senza interruzioni cronologiche.
Non solo, anche gli archivi aggregati, essendo essi di un altro ente produttore diverso dal Comune, non possono essere inseriti nell’archivio comunale come invece erano qui, bensì devono avere una loro numerazione propria. Autonoma per ogni ente: Congregazione di carità da 1 a.., Ente Comunale di Assistenza da 1 a…; Società Operaia di Mutuo Soccorso da 1 a .. ecc.
Per la parte dal 1953 al Settanta, invece non era presenta alcun strumento di corredo pur essendo l’archivio abbastanza ordinato e consequenziale.
Di conseguenza sono stati schedati altri dice anni ex novo, cioè fino al 1963.
La parte dal 1964 al 1994, vale a dire fino a tutto l’archivio storico che include i documenti fino a trent’anni or sono deve ancora essere schedato.
Una parte di documentazione degli anni precedenti, quindi già catalogati, era sfuggita alla catalogazione precedente, forse per il grande disordine che regnava in quell’archivio, e quindi anche queste carte dovranno essere, ovviamente, inserite al giusto posto integrando il lavoro fatto.
Per questo motivo l’archivio non è ancora etichettato in modo definitivo e l’inventario è solo provvisorio.
Il progetto era però molto più ampio e prevedeva la realizzazione del portale “Roadmap History” che comprende i siti di tre comuni: Gravellona Toce, Ornavasso, Mergozzo, nonché gli archivi dei tre comuni consultabili online e alcune storie rilevanti per il territorio tratte perlopiù dai documenti archivistici.
Gli archivi sono anche riversati su Mèmora, la piattaforma regionale per i beni culturali.
La consultazione del database è possibile cliccando qui: